Articolo scritto per Italia Che Cambia
Settembre è per eccellenza il mese del rientro in classe. Tra pochi giorni ricomincerà un altro anno di campanelle, spiegazioni, compiti a casa, capitoli imparati a memoria, esami, pagelle: il solito rito che si ripete uguale a se stesso, sempre più stanco e anacronistico, portato avanti per inerzia da generazioni di insegnanti e allievi, spesso altrettanto esasperati e demotivati. Ma è possibile che non siamo ancora riusciti a trovare modelli alternativi, più moderni, per organizzare e vivere la scuola?

In realtà questi modelli esistono eccome. Uno dei più interessanti porta la firma del pedagogista Daniele Novara, fondatore del Centro psico-pedagogico per l’educazione, che lo ha raccontato in un libro – Cambiare la scuola si può – e diffuso in un convegno dell’aprile scorso, emblematicamente intitolato “La scuola non è una gara”.