Pulizia di primavera: è ora di ripulire noi stessi, la nostra vita, i nostri rapporti

Cogliamo l’occasione della quarantena per fare pulizia e liberarci di tutto ciò che non ci serve più e che limita soltanto la nostra crescita personale

Pulizia
Pulizia (Foto Michal Jarmoluk da Pixabay)

La nostra società occidentale ci insegna da sempre che, per raggiungere il successo, dobbiamo ambire ad avere sempre di più. Che saremo felici solo quando possiederemo una casa più grande, un conto in banca più ricco, una macchina più lussuosa, magari un aereo privato. Raramente siamo portati ad osservare l’altra faccia della medaglia: ovvero che avere più cose ci porta anche più responsabilità, più stress, più impegni, più rischi, più paura della perdita, meno tempo a disposizione per se stessi e per i propri cari, meno flessibilità. Non a caso, come si suol dire, il guerriero viaggia leggero. Oppure “less is more”, come affermano gli inglesi.

Uno degli effetti collaterali positivi di questo periodo di quarantena è che ci sta dando anche la possibilità di rimettere in dubbio i nostri sogni, la nostra scala di valori, le nostre priorità. Magari gli obiettivi esteriori che abbiamo inseguito con tanto impegno per molto tempo (i soldi, il potere, la carriera, la popolarità) non sono veramente quello che cerchiamo. Magari dietro di essi si nascondono degli obiettivi interiori che sono, alla fine, quelli che ci interessano davvero: la libertà, il senso di sicurezza, l’eccellenza in ciò che facciamo, la stima, il rispetto e l’affetto degli altri, l’amore. Magari sono proprio questi obiettivi che dobbiamo rimettere in cima alla nostra lista, ed eliminare tutti gli altri che non sono altrettanto fondamentali.

La pulizia parte dal nostro ambiente

Questo isolamento ci offre l’opportunità di fare una vera e completa pulizia di primavera (la stagione, del resto, è proprio quella giusta), di stilare l’inventario delle nostre esistenze e dei contesti in cui viviamo e di eliminare tutto il superfluo. Tutto ciò che pesa sulle nostre spalle, che ci zavorra, che ci tiene fermi e poco predisposti ad abbracciare il cambiamento. Prima di tutto questo vale per l’ambiente che ci circonda. Gli studi di epigenetica ci rivelano che esso determina per il 40% chi siamo e chi possiamo diventare.

Dunque, cominciamo aprendo i cassetti e buttando via tutto quello che non ci serve più: quei vestiti che non indossiamo da anni, quei pantaloni che sono ormai troppo larghi (o troppo stretti!), quelle scarpe che non ci piacciono. Liberiamoci di tutte le fotografie, i quadri, i soprammobili che non ci ispirano più, di tutti gli oggetti che appartengono a fasi ormai superate del nostro percorso, che ci legano a ricordi che vogliamo lasciarci alle spalle, magari a quando stavamo con la nostra ex o il nostro ex.

Liberiamoci delle relazioni tossiche

Poi, lo stesso lavoro di pulizia andrà fatto anche nei nostri rapporti, perché anch’essi fanno parte del nostro ambiente circostante e anch’essi ci condizionano, eccome. Gli studi sul contagio emotivo condotti da James Fowler e Nicholas Christakis dimostrano che il nostro livello di benessere fisico, di ricchezza, persino di felicità è influenzato non solo da tutte le persone con cui siamo a contatto, ma anche dai loro amici (anche quelli che non conosciamo direttamente) fino a tre gradi di separazione. Questo dato ci fa capire quanto sia importante non lasciare che le nostre relazioni siano decise dal semplice caso, di non limitarci a frequentare solo le persone che ci è capitato di incontrare per combinazione o perché ci abitano vicino.

Se vogliamo crescere, svilupparci, migliorare, uno degli elementi fondamentali sarà quello di selezionare la nostra sfera relazionale più stretta, in modo che contenga persone la cui mentalità è altrettanto orientata alla crescita, allo sviluppo, al miglioramento. E non persone negative, lamentose, rassegnate, che ci riempiono soltanto di emozioni tossiche. Impariamo dunque a sottrarci anche da queste conoscenze da cui non possiamo imparare nulla e che non ci fanno stare bene.

E ripuliamo noi stessi

Infine saremo pronti per la pulizia più importante di tutte, quella che riguarda noi stessi. Quali sono quelle convinzioni limitanti, quelle paure o quei dubbi che ci portiamo dietro, quelle insicurezze che derivano dalle brutte esperienze del passato, quelle idee che appartengono a una vecchia versione di noi che non esiste più? Ora è il momento di lasciarcele dietro le spalle, una volta per sempre. Per poter diventare la persona che vogliamo diventare, prima di tutto dobbiamo smettere di essere chi non siamo più. Buona pulizia!

Diario dalla quarantena

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