Abbassa lo stress per abbassare il rischio di contagio: ecco come

Lo stress e l’ansia riducono le tue difese immunitarie e ti espongono maggiormente al virus. Ma ci sono delle ottime soluzioni

Stress
Stress (Foto di Davidqr da Pixabay)

Tra le precauzioni che è buona norma prendere in questo periodo di pandemia, per tutelare la nostra salute, non ci sono solamente quelle di restare a casa, mantenere il distanziamento sociale, indossare le mascherine. Almeno altrettanto importante è evitare le fonti di stress eccessivo.

Lo stress non è solamente una condizione emotiva fastidiosa e spiacevole da vivere, ma ha una serie ben più ampia di effetti negativi a livello psicofisico. Effetti che possono rivelarsi particolarmente gravi, in special modo in un periodo in cui si cerca di evitare il contagio.

Scappare o attaccare

Lo stress, così come l’ansia, inducono infatti nel nostro corpo una reazione del tutto simile a quella innescata dalla paura, ovvero dalla presenza di un pericolo o di una minaccia immediata alla nostra sopravvivenza. Noi esseri umani siamo programmati biologicamente, in situazioni del genere, a predisporci alla fuga o all’aggressione.

E, proprio per questo motivo, l’effetto fisico dello stress è quello di provocare la vasocostrizione, il restringimento delle vene e delle arterie, in modo da dirigere meno afflusso sanguigno agli organi e di più agli arti. In caso di emergenza questa è una reazione utile: bisogna convogliare tutta la nostra energia alle gambe, per scappare, o alle braccia, per attaccare.

Lo stress sopprime il sistema immunitario

Ma se non esiste una vera emergenza, ovvero se lo stress e l’ansia sono provocate da un pericolo percepito, dal pensiero di una possibile minaccia che si potrebbe presentare solamente nel futuro, allora al contrario ridurre, anche per periodi prolungati di tempo, l’afflusso di sangue alle zone vitali del nostro corpo può produrre conseguenze indesiderate.

Questo stato emotivo, di fatto, limita l’energia a disposizione delle funzioni più importanti del corpo umano. Compreso il sistema immunitario, che di energia ne consuma parecchia (come sa bene chiunque di noi si sia ritrovato a combattere contro un’infezione, in quei momenti ci si sente molto stanchi).

Quello che temi lo attiri

Dunque, l’effetto paradossale è che più ci sentiamo impauriti o preoccupati del possibile contagio e più sopprimiamo le nostre difese immunitarie, esponendoci di fatto maggiormente a ciò che temiamo. Una sorta di applicazione pratica e concreta di quella che alcuni definiscono “legge d’attrazione”: se poniamo la nostra attenzione e la nostra concentrazione su ciò che ci spaventa di più, finiamo in realtà per attirarlo a noi.

Inoltre, sempre perché nelle circostanze di pericolo immediato il cervello razionale, con il suo ragionamento logico, può risultare troppo lento per prendere decisioni, un altro effetto della paura e dello stress è quello di ridurre il sangue che giunge al cervello. Insomma, più siamo stressati e meno siamo intelligenti: non esattamente la condizione ideale per prendere decisioni sulle strategie con le quali possiamo rispondere ad un problema, non credete?

Come gestire lo stress

Insomma, non soltanto preoccuparci non ci fa sentire bene, ma di fatto non ci mette nemmeno nel migliore stato psicofisico per affrontare le nostre difficoltà. La cosa migliore che possiamo fare, per la nostra salute, per il nostro benessere e dunque per noi stessi, è quello di evitare al massimo tutte le fonti di possibile stress, in particolare in questi periodi in cui tali fonti sono numerosissime.

Alcune semplicissime regole pratiche, dunque: cercate di limitare al massimo il tempo che dedicate alla lettura delle notizie, all’ascolto dei telegiornali alla lettura dei giornali, alla consultazione dell’informazione sul web. E, quando vi sentite particolarmente stressati, fermatevi un attimo, chiudete gli occhi e dedicate qualche minuto solo a voi stessi, ad ascoltare e accogliere le vostre sensazioni e soprattutto a respirare.

I respiri profondi (quattro secondi d’inspirazione, quattro secondi di sospensione e quattro secondi d’espirazione) restano il modo più semplice, diretto ma anche efficace per calmarci e abbassare la frequenza del battito cardiaco. Non dimenticatelo, quando ne sentite il bisogno!

Diario della quarantena

Leggi anche:
-> Il mondo sta cambiando. E non tornerà più come prima
-> Perché i momenti di difficoltà sono la più grande delle benedizioni
-> Sì, perfino la pandemia di coronavirus ci porta delle buone notizie!
-> Come cercare la propria sicurezza (ed essere leader) in tempi incerti
-> Come governare le emozioni in tempi d’incertezza (e non soccombere alla paura)

Comincia ora il tuo entusiasmante percorso personale di Life Coaching!
Contattami subito per fissare un appuntamento gratuito

fcorgnati@hotmail.com338 2104377

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *