La quarantena ti fa paura? Inizia subito ad allenare la fiducia

Sentirsi spaventati in questo periodo è naturale. Ma per affrontare le nostre paure c’è un antidoto mille volte più potente: la fiducia

Fiducia
Fiducia (Foto di Tom und Nicki Löschner da Pixabay)

Come abbiamo raccontato più volte in questi giorni, l’emozione prevalente che accompagna il periodo di quarantena è la paura. Tutti noi l’abbiamo provata o la stiamo provando, e questo è perfettamente umano e comprensibile. Lo scenario che ci ritroviamo di fronte è radicalmente diverso da quello al quale eravamo abituati, per molti versi dobbiamo ancora imparare a gestirlo e non sappiamo nemmeno che aspetto avrà il nuovo mondo al termine di questa emergenza.

Dunque, quando ci confrontiamo con una minaccia, come il coronavirus, o con l’eventualità di una perdita, come quella del lavoro, di una persona cara o più in generale del nostro status di vita, è assolutamente naturale sentirci impauriti. Questo accade perché temiamo di non farcela, di non essere attrezzati ad affrontare la nuova situazione che ci si presenta.

L’antidoto alla paura

Ma esiste un antidoto, che per fortuna è mille volte più forte della paura stessa: la fiducia. Avere fiducia in se stessi significa essere consapevoli di possedere le risorse sufficienti per poter superare una sfida. Fate bene attenzione: la parola chiave in questa frase è “consapevoli”. Non basta possedere effettivamente quelle risorse, bisogna soprattutto essere convinti di averle a disposizione. Qualsiasi persona possiede dentro di sé un potenziale straordinario, ma finché non prova dentro di sé la certezza assoluta delle sue capacità, continuerà comunque ad essere attanagliata dalla paura.

È per questo motivo che, nonostante sviluppare le proprie competenze resti importantissimo, prima ancora di fare questo occorre allenare la propria fiducia. Se aspettiamo di sentirci sufficientemente preparati a compiere il prossimo passo della nostra vita, o che le circostanze esterne siano favorevoli (magari che termini la quarantena o che finisca la crisi economica), probabilmente quel momento “giusto” non arriverà mai e noi continueremo a rimanere fermi e bloccati sul posto, congelati dai nostri timori.

L’azione allena la paura

In realtà accade esattamente l’opposto: finché non agiamo, finché non ci mettiamo alla prova con una sfida difficile, non conosciamo le potenzialità a cui possiamo fare appello, proprio perché non siamo mai stati costretti a farvi ricorso. E badate bene: quando mi riferisco alle potenzialità parlo di risorse come la creatività, l’apertura mentale, la perseveranza. Che ci servono a sviluppare strategie diverse e innovative, a modificarle quando ci accorgiamo che non vanno più bene e a non arrenderci di fronte ai primi insuccessi.

Poi, con il tempo, svilupperemo anche le competenze specifiche, che otterremo ad esempio studiando, e l’esperienza, che accresceremo proprio grazie agli errori che commetteremo man mano che proseguiamo con la nostra azione. Errori che, in effetti, non sono fallimenti esistenziali, ma lezioni preziose da imparare per perfezionare sempre di più la nostra strategia, fino a raggiungere l‘eccellenza.

Un esercizio per cominciare subito

Tutto questo vale anche e soprattutto oggi che dobbiamo affrontare le incertezze della quarantena. Se ci facciamo fermare da tutte le paure che affollano la nostra mente in questo periodo, non riusciremo a dare una vera svolta al nostro lavoro, alle nostre relazioni, alla nostra felicità. Non riusciremo a superare questa sfida riscoprendoci ancora più forti, più grandi, più saggi di prima.

Questo è il momento giusto di allenare la nostra fiducia, ovvero di riscoprire la consapevolezza di tutte le potenzialità che possediamo, che ci hanno aiutato ad ottenere i nostri migliori successi nel passato e che possiamo esprimere anche in questa fase di emergenza. Pensate a quante cose che in passato ci sembravano complicatissime, quasi impossibili, invece siamo stati in grado di portare a termine senza troppe difficoltà: andare in bicicletta, superare gli esami a scuola o all’università, prendere la patente, farsi avanti con un ragazzo o una ragazza…

Pensate a quanto siamo già cresciuti rispetto al passato (a dieci anni fa, per esempio), piuttosto che a quello che ci manca per raggiungere il modello ideale e perfetto (quindi irrealizzabile) che abbiamo di noi stessi. Semmai, quel modello ci può servire per prenderne un piccolo pezzettino e porcelo come obiettivo per il nostro prossimo passo di crescita. Inizia subito ad allenare la tua fiducia e ad affrontare le tue paure. Ad esempio: sei capace di scrivere una lista delle dieci cose che ti piacciono di te stesso, delle dieci migliori risorse che sai di avere? La trovi una domanda strana, sciocca, magari difficile? Prova ora a dare la tua risposta.

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